Soldato Mulo

Il mulo condivide con l’uomo una storia millenaria. Per molti veterinari i muli sono stati una parte importante delle prime esperienze professionali allorquando al compimento del corso A.U.C. Veterinari iniziava il servizio di prima nomina. Nell’immaginario collettivo, oggi, il mulo fa parte della nostra storia recente. I muli con le stellette richiamano alla memoria alcune delle pagine più tragiche, ed allo stesso tempo epiche, degli ultimi cento anni. Conducente e mulo – mulo e conducente: inseparabili compagni d’arme. Come non ricordare Scudrèra e il suo mulo magistralmente narrati in Centomila gavette di ghiaccio (G. Bedeschi, 1963, Mursia, Milano) e gli altrettanti drammatici episodi in Storie di Alpini e muli (G. Bruno, 1983, Ed. L’Arciere, Cuneo). Sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso, il “congedo” dei muli da parte dell’Esercito ha segnato la fine di un’epoca e, come sempre succede nello scorrere del tempo, con i ricordi affiora la nostalgia. Copiosa la bibliografia nei riguardi del “mulo in grigio verde”. Di seguito alcuni volumi:

  • I. Fabi, Il bravo soldato mulo. Storie di uomini e animali nella grande guerra. Mursia, Milano, 2012.
  • M. Ferraris, L’ultima volta. La fine dell’era del mulo nelle truppe alpine. I quaderni dell’Alpitrek, Giaveno (To) 2013; 
  • Pit Formento https://m.youtube.com/watch?feature=share&v=WTW995k8ozk
  • P. Stefanone, Mollare il pettorale e tirare la braca. I mitici muli nelle Truppe Alpine e sulle nostre montagne. Paola Caramella Editrice, Torino, 2016.
  • R. Balzarotti – Kämmlein, Il mulo, amico in guerra e in pace. Servizimuseali.com, VI ed., 2019.
Anni 1960-1965
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