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“Patocenosi”

Il prossimo 9 giugno 2023, alle ore 21,00, presso l’Aula 44 – Spazio eventi in via Sebastiano Caboto 44 F, Torino, Il prof. Antonio Pugliese, nostro Socio, cultore di lungo corso della della Storia della Medicina Veterinaria presenterà al pubblico il suo ultimo libro “Patocenosi” dalle malattie contagiose dell’antichità alle pesti, epidemie, pandemie ed epizoozie. L’incontro, moderato dall’On. Dr. Gianni Mancuso, è ad ingresso libero, ma per ragioni organizzative gli interessati dovranno prenotare inviando una e-mail a fmere@libero.it o contattando con sms o telefonando direttamente al 330384747.

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Un aggiornamento biografico

Un’altra scheda si aggiunge al dizionario biografico online: quella di Aldo Focacci.

Aldo Focacci, per lunghi anni responsabile dei servizi veterinari della Città di Grosseto e presidente dell’Ordine della provincia, è stato tra i primi Colleghi a ricevere il premio “Antonio Zanon” per l’impegno profuso a favore della conoscenza della Storia della Medicina Veterinaria. Il ricordo nella scheda biografica, tratteggiata dal socio Giovanni Graglia, al link seguente https://storiamedicinaveterinariaemascalcia.files.wordpress.com/2023/05/focacci-aldo.pdf


Grazie all’aiuto della nipote Paola Turvani è stato possibile compilare il profilo biografico del Generale Carlo Milanesi, che fu comandante direttore dei corsi della Scuola Veterinaria militare di Pinerolo negli anni tra il 1941 ed il 1943 prima del trasferimento della stessa a Somma Lombardo, provincia di Varese, dove rimase fino al termine della guerra. https://storiamedicinaveterinariaemascalcia.files.wordpress.com/2023/04/milanesi-carlo.pdf

Dagli Stati Uniti il prof. Nicholas Holland ci ha inviato la biografia di Vincenzo Colucci. Zooiatra ed anatomo patologo, allievo dell’Ercolani, nella seconda metà dell’Ottocento insegnò nelle Università di Bologna, Parma e Pisa. https://storiamedicinaveterinariaemascalcia.files.wordpress.com/2023/01/colucci-vincenzo.pdf

Pubblicata la biografia del dott. Vincenzo Luatti. Zooiatra ottocentesco contribuì fattivamente allo sviluppo della Medicina veterinaria e della Zootecnia in Val di Chiana. Fu uno dei maggiori conoscitori ed esperti della razza Chianina. https://storiamedicinaveterinariaemascalcia.files.wordpress.com/2022/11/luatti-vincenzo.pdf

Un’altra scheda, quella del prof. Armando Gobetto, si aggiunge al repertorio delle biografie dei medici veterinari. Anatomico insigne, fu a lungo Preside della Facoltà di Medicina veterinaria di Pisa, prima, e Torino, poi. https://storiamedicinaveterinariaemascalcia.files.wordpress.com/2022/11/gobetto-armando.pdf.

Veterinaria e Antropocene

Si segnala l’evento ECM “La Veterinaria nell’era dell’Antropocene”.  L’incontro, che scaturisce da un’idea del prof. Giovanni Sali,  si svolgerà in presenza il 19 maggio prossimo presso la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia. L’evento è gratuito, ma è obbligatoria l’iscrizione che può essere effettuata solo attraverso il sito internet www.fondiz.it  previa registrazione allo stesso (area riservata), e sarà possibile fino al giorno di raggiungimento del numero massimo di posti disponibili (100).

Coloro i quali si iscriveranno non rientrando in una delle categorie accreditate potranno comunque partecipare ed avranno diritto ad una dichiarazione di partecipazione (senza crediti ECM).

Nella registrazione al sito internet alle domande:

Professione: dovranno indicare Altro – Studente – Specializzando – Dottorando – Assegnista di ricerca; Ente: Mancante; Note: inserire qualsiasi indicazione utile.

Eventuali domande pervenute alla segreteria della Fondazione tramite canali diversi (ad esempio mail o posta ordinaria) non verranno prese in considerazione. 

Jenny Barbieri prima veterinaria in Italia

Nella splendida cornice “Liberty” del palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme domenica 16 aprile si è svolto l’incontro dedicato a Jenny Barbieri, prima laureata in Medicina Veterinaria in Italia. L’incontro promosso dal gruppo salsese “365 volte donna” ha visto la presenza di un folto pubblico la cui attenzione è stata magistralmente catturata dalla relazione della nostra socia Annamaria Grandis e dai ricordi del nipote Harry Barbieri. All’incontro, moderato dalla dott.ssa Katia Lanzi, hanno preso parte il prof. Paolo Martelli ordinario di Clinica Medica Veterinaria, prorettore dell’Università di Parma, e la dott.ssa Elisabetta Gambazza, medico veterinario libero professionista.


Di seguito, per gentile concessione della Gazzetta di Parma, la cronaca dell’evento a cura di Alessandro Frontoni

e la lettera del sig. Harry Barbieri pubblicata sulla Gazzetta di Parma il 17 aprile 2023


A Salsomaggiore Terme, sala Civica Mainardi – viale Romagnosi 7, il prossimo 16 aprile alle ore 16,30 si terrà l’incontro dedicato a Jenny Barbieri, prima laureata in Medicina Veterinaria in Italia. Un’occasione per ricordare una collega antesignana della professione, declinata al femminile, e comprendere come questa sia cambiata negli ultimi decenni.

I corsi per Sottufficiali maniscalchi della Scuola di Pinerolo

Nel recupero e digitalizzazione del materiale fotografico dell’archivio storico della Scuola veterinaria di Pinerolo, trasferito e conservato presso il Centro Militare di Grosseto, sono emerse anche le foto ricordo di corso di cui gli allievi che vi transitavano facevano dono alla Scuola.

Per gli allievi sottufficiali maniscalchi la Scuola è stato l’unico Ente a rilasciare un brevetto riconosciuto a livello nazionale per moltissimi anni. Si è pensato, come Associazione, di iniziare una pubblicazione periodica di queste foto: sarà l’occasione di riscoprire Maestri e Colleghi del passato, nonni, padri, amici… o sé stessi, ritratti con le mostrine con cui si è assolto il proprio dovere di leva e ci si è affacciati alla vita professionale.

Giovanni Graglia


La Scuola di mascalcia militare

Il 15 novembre 1879 viene istituito il corso militare di mascalcia presso la Scuola normale di Cavalleria a Pinerolo, Scuola che era stata collocata in quella sede fin dal 1849. Scopo della Scuola di Mascalcia è di “provvedere abili maniscalchi ai reggimenti delle armi a cavallo”. L’ordinamento militare prevedeva che la Scuola di mascalcia militare fosse diretta dal capitano veterinario, sotto la sorveglianza del colonnello comandante la Scuola di Cavalleria.

Il corso durava un anno ed era frequentato da soldati provenienti uno per ogni reggimento di cavalleria e due per ogni reggimento di artiglieria da campagna; gli aspiranti maniscalchi dovevano fare domanda, saper leggere e scrivere, avere almeno sei mesi di servizio e contrarre la ferma permanente. Costituiva titolo preferenziale l’avere già qualche pratica di mascalcia od anche di semplici lavori di fucina; inoltre in caso di sovrannumero di richieste sarebbero stati prescelti quelli che per “istruzione, intelligenza ed attitudine fisica offrano maggiori probabilità di buona riuscita”. Al termine del corso gli aspiranti maniscalchi dovevano superare un esame finale consistente in un “esperimento teorico pratico dinanzi ad apposita commissione”gli idonei rientravano al corpo in qualità di allievi maniscalchi in attesa di posti vacanti da maniscalco sia nel proprio reggimento sia in altro a designazione del ministero. I non Idonei proseguivano con “ulteriori tre mesi di corso dopo i quali dovevano sostenere nuovamente l’esperimento di idoneità. Ove non riconosciuti idonei ritornavano al corpo per coprire eventuali posti di allievi maniscalchi che si facessero vacanti, ma erano prosciolti dalla ferma permanente”. Alla Scuola di mascalcia erano destinati due abili maniscalchi che “funzioneranno da capo e sottocapo maniscalco”. Il primo, scelto dai ranghi dei corpi a cavallo, era incaricato dell’insegnamento pratico della ferratura; il secondo, tratto dai maniscalchi della Scuola a scelta del comandante della stessa, coadiuvava il capo maniscalco e lo sostituiva in caso di assenza. Gratificazione mensile: lire 30 e lire 15 rispettivamente per Capo e sottocapo.

Il primo corso, che si chiuse il 31 dicembre del 1880, fu frequentato da ventiquattro allievi, di cui venti provenienti dai reggimenti di cavalleria e 4 quattro da quelli di artiglieria.

Gli anni della Grande Guerra

I corsi per Maniscalchi presso la Scuola di Pinerolo a differenza dei corsi per AUC, proseguirono regolarmente, anzi, registrarono un deciso incremento, specialmente nell’anno 1917. Tra il 1914 ed il 1918 la Scuola di Pinerolo, rilasciò l’attestato di specializzazione a 305 allievi maniscalchi. Ogni reggimento di Cavalleria, Artiglieria campale, Artiglieria a cavallo e da montagna, truppe da montagna, Genio e Brigata dell’artiglieria costiera sarda doveva inviare un soldato, come apprendista, per frequentare il corso di mascalcia (Circ. 367 G.M. 1909). I corsi, diretti da un Ufficiale Veterinario, erano tenuti da un Maresciallo “Capo Maniscalco” coadiuvato da un Sergente “Capo Maniscalco in seconda”. I corsi, che prima del conflitto, duravano 11 mesi, nel periodo bellico vennero abbreviati a quattro mesi. Tuttavia, il numero di maniscalchi abilitati dalla scuola risultò insufficiente a coprire le richieste del periodo bellico: molti soldati, di provenienza contadina e con competenze specifiche, furono nominati sul campo “maniscalchi per la durata della guerra” senza alcun corso e esame finale.


Tra le due guerre mondiali

I corsi per maniscalchi, che si erano susseguiti con regolare continuità nel periodo bellico, subiscono una interruzione dal 1919 al 1927, verosimilmente per permettere il recupero delle eccedenze della smobilitazione. Riprendono nel 1928. La durata è di tre mesi, come durante il periodo bellico, ma dal 1937 viene portata a 6 mesi.
Fino alla vigilia della 2^ GM la Scuola rilascia l’attestato di “idoneità a maniscalco titolare” a 804 allievi.

E’ interessante notare che nel 1937, il R.D. 25-11-1937, n. 2653, che disciplina per la prima volta (e, purtroppo, anche l’ultima) l’esercizio dell’arte della mascalcia – definita arte ausiliaria della veterinaria – dispensa dall’obbligo di frequentare un apposito corso di formazione, peraltro mai regolamentato, seguito da un esame di idoneità per la licenza all’esercizio della professione, “i maniscalchi che abbiano conseguito o che conseguiranno regolare attestazione d’idoneità dall’autorità militare, in seguito a frequenza dei corsi di mascalcia presso la Scuola di Cavalleria di Pinerolo”.


1° dicembre Sant’Eligio

Oggi per ricordare Sant’ Eligio, santo protettore dei maniscalchi e dei medici veterinari, riproduciamo una cartolina francese, di fine ottocento, che ricorda il Santo ma in modo piuttosto inusuale. Sant’ Eligio è richiamato solo nel nome e non mostrato nella tradizionale iconografia. La cartolina raffigura un giovane fabbro carradore che regge un ferro di cavallo in una mano ed un bouquet floreale nell’altra. In un’epoca in cui le cartoline possedevano un linguaggio “nascosto”, era forse con questa immagine che si voleva trasmettere il messaggio beneaugurale di uno spasimante ad una giovane fanciulla?

Maggiori informazioni su Sant’Eligio sono disponibili ai link:

https://storiamedicinaveterinaria.com/2021/12/01/la-leggenda-di-sant_eligio

https://storiamedicinaveterinaria.com/2019/12/01/1-dicembre-santeligio/

Ricordando Alba Veggetti

Il 6 dicembre 2022, presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, si è svolto un toccante evento per commemorare la Professoressa Alba Veggetti, colonna portante della nostra Associazione, scomparsa due anni fa. Dopo i saluti di benvenuto del Direttore del Dipartimento, Professor Giuliano Bettini, la Professoressa Annamaria Grandis, organizzatrice della giornata, ha magistralmente coordinato i vari interventi in ricordo della compianta Professoressa Alba Veggetti. 

Hanno preso la parola per raccontare la loro esperienza personale con la Professoressa il Dott. Giuseppe Cascio, presidente dell’ordine dei Medici Veterinari di Bologna, il Professor Pier Augusto Scapolo, allievo “storico” della Prof.ssa, prima a Bologna e poi a Teramo (ora in pensione), il Professor Bruno Cozzi (Docente di anatomia a Padova e Direttore del Dipartimento BCA), il Professor Emilio Carpené, docente di biochimica di Bologna (ora in pensione), il Dott. Andrea Massi (ultimo laureato con la Professoressa) il Professor Pier Giorgio Monetti (docente di zootecnia ora in pensione), il Professor Alessandro Spadari (docente di chirurgia di Bologna). A seguire la Dottoressa Rosiana Schiuma ha illustrato il progetto di catalogazione digitale dei preparati presenti presso le collezioni museali del Dipartimento. In passato, un simile progetto di digitalizzazione era stato, con lungimiranza, voluto dalla prof.ssa Veggetti per i numerosi e preziosi libri presenti presso la biblioteca di veterinaria G.B. Ercolani. 

La mattinata si è conclusa con l’intervento del Dottor Mario Piero Marchisio, Presidente A.I.S.Me.Ve.M., che ha illustrato la borsa di studio istituita dall’Associazione e intitolata alla Professoressa Veggetti. Il Dottor Marchisio ha concluso il suo intervento con la presentazione del volume degli atti del II Convegno Nazionale dell’Associazione che si è svolto a Roma nel 2021. 

La commemorazione della Professoressa Alba Veggetti è stata particolarmente sentita ed apprezzata dalle numerose persone intervenute, a testimonianza di quanto la Professoressa abbia fatto nel corso della sua brillante carriera accademica e del segno che ha saputo lasciare anche nella vita privata.


Il 6 dicembre prossimo, presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie a Ozzano dell’Emilia, sarà ricordata la prof.ssa Alba Veggetti. Nell’occasione saranno presentati gli Atti del II Convegno nazionale ed il premio, istituito da A.I.S.Me.Ve.M., in memoria della prof.ssa Alba Veggetti e destinato ad un/una giovane laureato/a che abbia discusso una tesi incentrata sulla Storia della Medicina veterinaria o della Mascalcia.

Eventi Web

Se segnalano due webinar tenuti da alcuni soci A.I.S.Me.Ve.M. Di seguito le locandine degli eventi. In particolare si evidenzia che per il webinar del 24 novembre la partecipazione è riservata ai medici veterinari iscritti all’Ordine di Roma. Iscrizione obbligatoria al link https://www.meeting-fnovi.it/iscrizione-meeting-omv-roma/

Nel caso del webinar promosso dall’Associazione Italiana Veterinari Igienisti (A.I.V.I.) l’evento potrà essere seguito in diretta via Facebook collegandosi alla pagina dell’A.I.V.I.