Le immagini e le informazioni relative ai corsi di mascalcia nel periodo della seconda guerra mondiale, presso la Scuola di Cavalleria a Pinerolo, sono piuttosto rare e come tali difficili da reperire. Il più delle volte si tratta di ricordi di famiglia riposti in un cassetto che ritornano alla luce dopo anni di oblio e la cui memoria è, inevitabilmente, sempre più sfuocata.
Questa volta, però, grazie ad una nipote che ha serbato l’orgoglioso ed affezionato ricordo del nonno ci è possibile pubblicare alcune immagini. Una, in particolare, è la foto ricordo del corso allievi maniscalchi del 1943. In allora la durata del corso era di sei mesi e la fotografia che ritrae tutti gli allievi, insieme agli ufficiali ed ai sottoufficiali, è quella dell’ultimo corso, del Regio Esercito, svolto a Pinerolo prima dell’8 settembre 1943. Da quel momento, infatti, la Scuola fu trasferita a Somma Lombardo (Varese) dove rimase fino al termine del conflitto.
Oltre alla tradizionale foto ricordo del corso vi è anche un’immagine che ritrae due commilitoni davanti all’ufficio del capo maniscalco, che all’epoca era il maresciallo istruttore Giorgio Dogliani. I due allievi ritratti nella foto sono Giuseppe Vinci, a sinistra nella foto, e Vito Maraglino. I due giovani, oltre che compagni di corso erano compaesani essendo entrambi di Massafra (Taranto). Si erano ritrovati a Pinerolo in modo del tutto casuale, infatti Giuseppe Vinci era stato inviato a frequentare il corso direttamente dall’Albania, zona di operazione in cui si trovava, mentre Vito Maraglino era di stanza in Jugoslavia. Tra i due si rinsaldò una profonda amicizia durata tutta la vita. Tornato alla vita civile Giuseppe Vinci ha continuato a praticare la mascalcia fintanto che cavalli e muli hanno avuto un ruolo nella vita quotidiana delle nostre campagne, per poi continuare nell’arte del ferro battuto.


