Ieri si è festeggiato il 1° Maggio. È l’occasione in cui il pensiero va, quasi sempre, alle rivendicazioni operaie, ma anche quelle del mondo agricolo. Il primo dopoguerra fu caratterizzato non solo dalla necessità di ricostruire il Paese e rilanciare l’economia, ma anche da tensioni legate alla precarietà della situazione sociale di un Paese che aveva vissuto per un ventennio la pressione del regime fascista e patito gli effetti di un conflitto presto trasformatosi in guerra civile. Tra le fasce sociali, il precariato agricolo fu sicuramente una tra le più deboli. Sono gli anni in cui nascono nuove organizzazioni di rappresentanza degli agricoltori come Coldiretti, ed altre, come Confagricoltura e Federconsorzi, si affrancano dall’esperienza del periodo prebellico in cui erano confluite nel sindacato unico fascista. Ciononostante, il proletariato agricolo dovette affrontare ancora lunghi periodi di lotta di classe prima di vedere riconosciute le proprie rivendicazioni salariali. Vi furono molte manifestazioni di protesta, non mancarono gli scioperi. Nel 1954 vi fu il “grande sciopero” che nella provincia di Ferrara coinvolse circa 120.000 persone tra braccianti e salariati fissi, ma anche mezzadri e contadini. La contrapposizione fu molto aspra e fu condotta anche una campagna di stampa mirata a mettere in risalto il problema della mancanza di cure al bestiame, peraltro gli scioperanti si erano impegnati a garantire foraggio e governo della stalla una volta al giorno. Se pur ambientato qualche decennio prima, qualcuno ricorderà la scena delle vacche non munte nel film “Novecento” di Bernardo Bertolucci. Per cercare di far rientrare lo sciopero e fronteggiare l’emergenza si fece ricorso anche alle Forze Armate che, come si può comprendere dall’immagine presentata oggi, avevano ancora un forte legame con il mondo rurale. Lo scatto di Walter Breviglieri coglie un agente, che senza perdersi d’animo e con apparente dimestichezza, sta mungendo una bovina dallo sguardo incuriosito.

(Gazzetta del Popolo – archivio fotografico, cart. 74, busta 5050)
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