Dopo la II Guerra Mondiale, chiusa la Scuola di Cavalleria nella sede di Pinerolo, le competenze addestrative del personale del Servizio Veterinario passano, nel 1948, al neocostituito Centro di Addestramento Reclute del Servizio Ippico e Veterinario, poi Centro di Addestramento del Servizio Ippico e Veterinario (CASIV), comandato da un Ufficiale di Cavalleria. Nel dicembre 1955 il Comando è affidato ad un Ufficiale Veterinario, Ilario Menicucci. Dal 1958 assume la denominazione di Scuola del Servizio Veterinario Militare. CASIV ha sede nella caserma “Dardano Fenulli”, in Viale Terenzio Mamiani ed ha in consegna gran parte delle infrastrutture appartenute alla Scuola di Cavalleria: l’Infermeria Quadrupedi Presidiaria, in Corso Torino, i Laboratori di Istruzione Tecnico-Professionale (la Scuola di Mascalcia) con annesso alloggio di servizio del Comandante, in Viale Terenzio Mamiani, la Cascina “Gen. Berta” (meglio conosciuta come “Cascina Villafranca”) con larga parte del “Galoppatoio” di Baudenasca, la celebre Cavallerizza “Caprilli” in Viale della Rimembranza ed il Campo Ostacoli “Tancredi di Savoiroux” in via Stefano Fer dove, a fine anni ’60, sarà edificata la nuova sede della Scuola e del NEASMI: la caserma “M.O.V.M. Ten.vet. Villy Pasquali”.
Nell’immediato dopoguerra il reclutamento dei Sottotenenti veterinari di complemento avviene per nomina diretta ad Ufficiale dei laureati in medicina veterinaria, purché disposti a prestare un mese di servizio di prima nomina presso una Infermeria Quadrupedi Presidiaria. I corsi per Ufficiali Veterinari riprendono il 1° luglio 1948 con il 1° corso AUC vet ed il 15 agosto 1951 con il corso applicativo per Tenenti veterinari in spe di nuova nomina.
Sia i corsi applicativi sia i corsi AUC hanno una durata di 4 mesi e mezzo. La periodicità è di due corsi all’anno per gli AUC con un numero di allievi che varia da un minimo di 12 ad un massimo di 20 per corso: fino a fine 1959 sono nominati S.Ten.vet. di complemento 317 medici veterinari. Nello stesso periodo superano il corso applicativo 16 Tenenti veterinari in servizio permanente di nuova nomina.
Merita essere ricordato che per i corsi Applicativi e AUC veterinari si mantiene la pratica dell’equitazione cui sono riservate numerose ore di lezione. È una costante fino alla chiusura della Scuola nel 1996, nonché un unicum tra i corsi similari della Forza Armata. A tale scopo la Scuola dispone di un organico di 20 cavalli. Le lezioni si svolgono presso la cavallerizza “Caprilli”, il Campo Ostacoli “Tancredi di Savoiroux” ed il galoppatoio di Baudenasca. Per tale ragione nelle foto ricordo di corso è sempre presente anche l’istruttore di equitazione.
Al 1° corso applicativo per Tenenti veterinari in spe del 1950 presero parte il Ten. Francesco Ferroni, che sarà Capo del Corpo Veterinario dal 1/1/1978 al 30/11/1983; il Ten. Walter Baldoni, che comanderà la SVET dal marzo 1974 al giugno 1981; il Ten. S. Casarini che sarà Direttore del Posto Raccolta Quadrupedi di Grosseto nei primi anni ‘70.
Al IV corso, nei primi mesi del 1950, partecipò il dott. Armando Corrado, libero docente di Malattie Infettive presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, che sarà Capo del Corpo Veterinario dal 1983 al 1987, ed il dr. Vincenzo Marazza futuro veterinario provinciale di Parma ed infine responsabile dei Servizi Veterinari della Regione Lombardia. Tra i partecipanti del V corso, secondo semestre del 1950, vi fu il dott. Francesco Ortu, che sarà Capo del Corpo Veterinario dal 1988 al 1989.
Tra gli Allievi del VII corso (1951) il dott. Aldo Focacci, già attivo socio A.I.S.Me.Ve.M. sarà Veterinario Provinciale di Siena e poi di Grosseto e, in ultimo, Capo dei Servizi Veterinari dell’ASL Grossetana.
Il dott. Luigi Pozzi, che sarà ordinario di Radiologia veterinaria nella Facoltà di Torino e autore dell’Atlante di Radiologia Clinica Veterinaria, fu tra gli Allievi del IX corso nel 1952.
Tra gli Allievi del X corso (1953) si riconosce il dott. Giovanni Sali: svolge il servizio di prima nomina come Direttore dell’Infermeria Quadrupedi Presidiaria di Pinerolo. Pioniere e figura carismatica della buiatria italiana. Curatore dell’edizione italiana del poderoso trattato del Rosenberger “Malattie del bovino”. Libero Docente presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma, socio attivo dell’A.I.S.Me.Ve.M., prolifico pubblicista dà alle stampe, tra l’altro, una interessante storia a fumetti della Medicina Veterinaria dall‘antichità ai giorni nostri e più recentemente “Cavalli otto, Uomini quaranta” il cui titolo si rifà all’esperienza di Ufficiale veterinario di prima nomina.
Tra gli allievi del XII corso (1954) vi fu Silvestro Mondini, igienista e patologo veterinario, che fu a lungo docente di Igiene Zootecnica presso il corso di laurea in Produzioni Animali dell’Università di Bologna.
Al XIII corso (secondo semestre del 1954) si riconoscono Giancarlo Mandelli e Gasparre Valenti che in seguito divennero, rispettivamente, docenti di Anatomia patologica veterinaria a Milano e Malattie infettive e Igiene del latte a Torino.
ll Ten.vet. Franco Cussino, che sarà Comandante della SVET di Pinerolo dal 1981 al 1986 e del Centro di Allevamento Quadrupedi di Grosseto dal 1986 al 1990, partecipò al III corso per Tenenti spe, nel 1955. Nel 1980, durante il Sisma in Campania, era direttore di Veterinaria a Napoli: l’intervento del Servizio Veterinario da lui coordinato sarà premiato con una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito alla Bandiera del Corpo. È coautore dell’Inno del Corpo Veterinario.
Tra i partecipanti al XV corso del 1955 si riconoscono il prof. Federico Chiesa, prof. ordinario di Fisiologia veterinaria nell’Università di Bologna, il dr. Sante Chiri libero professionista in Budrio, noto buiatra, ed il dr. Giorgio Cantoni Lughi a lungo direttore dell’area B dei Servizi Veterinari di Forlì.
Al XXI corso, svoltosi tra l’ottobre 1958 ed il febbraio 1959, furono commilitoni i dottori Ottaviano Pozza, Ettore Grimaldi, Franco Valfrè, Angelo Persechino, e Domenico Nesci. I primi quattro diventeranno professori ordinari in differenti discipline nell’Università di Milano, Perugia e Napoli, mentre Domenico Nesci sarà Comandante della SVET dal 1986 al 1988 e Capo del Corpo Veterinario dal 1990 al 1996.