Premio prof.ssa Alba Veggetti

Pubblicato il bando per l’edizione 2023/24 del Premio di Studio intitolato alla “Prof.ssa ALBA VEGGETTI”, già prima Presidentessa della Sezione di Storia della Medicina Veterinaria del Centro Italiano di Storia Sanitaria e Ospitaliera che ha sapientemente saputo gettare le basi per un progetto a lungo termine, finalizzato alla valorizzazione della Storia della professione medico veterinaria.

CEMIVET: nuova sala museale

Apprendiamo che l’11 novembre u.s. presso il Centro Militare Veterinario di Grosseto, in occasione del 153° anniversario dell’istituzione dello stesso, alla presenza delle Autorità militari e civili è stata inaugurata la sala museale del Centro. Finalmente, grazie all’applicazione della Direttiva del 2022 per la “gestione delle sale museali” dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’impegno profuso dai Comandanti il Centro che si sono susseguiti nel tempo, ed in particolare dal trasferimento della Scuola Militare Veterinaria, nel 1996, da Pinerolo a Grosseto, si è concretizzato. E’ motivo di orgoglio per la nostra Associazione, ancor prima CISO-Veterinaria, aver fin da subito favorito in ogni modo la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione di quanto, presso il CEMIVET è stato conservato. A riprova di questa volontà riteniamo sia sufficiente navigare sul nostro sito dove, grazie ai soci – in particolare quelli che per lunghi anni hanno servito in Pinerolo, prima, e Grosseto, poi – la memoria della Veterinaria militare è “ancora viva”. Nel lontano 2007, in occasione del V Convegno di Storia della Medicina Veterinaria, con altri Colleghi si ebbe modo di visitare, per la prima volta, l’allestimento museale del Servizio Veterinario Militare (https://storiamedicinaveterinaria.com/galleria/146-annuale-cvm/) (https://storiamedicinaveterinaria.com/wp-content/uploads/2019/12/catalogo-museo-cemivet.pdf). Ora, grazie alla Direttiva del 2022 dello SME lo spazio museale all’interno del CEMIVET è diventato ufficiale. Come avevamo avuto modo di auspicare in occasione del restauro delle lapidi ai caduti del Corpo Veterinario, finalmente, il “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, del 2004, ha trovato attuazione anche presso il CEMIVET. (cfr. https://storiamedicinaveterinaria.com/2021-ii-convegno-a-i-s-me-ve-m/). Al personale Militare e Civile del Centro che negli anni, a vario titolo, ha contribuito a preservare un inestimabile patrimonio storico relativo alla Medicina Veterinaria ed alla Mascalcia va il nostro plauso e il più sentito ringraziamento.

32° Congresso ANMS

Dal 17 al 20 ottobre 2023 si è svolto a Pavia il XXXII Congresso dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici – ANMS. All’evento, intitolato “Diversità come identità. Culture, pubblici e patrimoni nei Musei Scientifici”, hanno partecipato anche due nostri Associati, il Professor Bruno Cozzi e il Dottor Carlo Rinaldi che, insieme alla Dottoressa Marcella Mattavelli e alla Professoressa Silvia Clotilde Modina, hanno presentato un interessante lavoro dal titolo “Genesi identitaria della collezione anatomica veterinaria milanese: diversità di storie e di esperienze.” Il lavoro ha tracciato nel dettaglio l’evoluzione storica della collezione anatomica veterinaria milanese che ha visto confluire negli anni passati due importanti Musei Anatomici universitari, quello di Milano e quello di Camerino, testimonianze delle relative Scuole veterinarie. Un importante esempio di sinergia finalizzata a valorizzare un pregevole patrimonio culturale e identitario, riferito ad una branca di studio alla base del programma formativo delle future generazioni di Medici Veterinari.

Veterinari “scrittori”

Nel vasto orizzonte delle tante attività che contraddistinguono la professione del medico veterinario non mancano, se pur minoritarie, quelle narrative. I veterinari “scrittori” che, solitamente su base autobiografica, hanno dato alle stampe lavori che hanno raggiunto una certa notorietà tra il grande pubblico e talvolta sono stati oggetto di trasposizione sul grande e/o sul piccolo schermo sono ben noti tra gli appassionati degli animali. Negli Anni ’70, del secolo scorso, romanzi come Creature grandi e piccole, Cose sagge e meravigliose, Beato tra le bestie, per citare alcuni dei titoli più noti dell’inglese James Herriot (pseudonimo di James Alfred Wight), sicuramente ebbero un non trascurabile effetto a favore della diffusione di un’immagine idilliaca della professione. Emblematico, da questo punto di vista, fu anche il successo – negli Anni ’80 in Italia – di Una Topolino amaranto: ricordi di un medico degli animali, (Dante Graziosi, 1980 Rusconi) a cui, tra gli altri, seguì Le mele maturavano al sole (1990 Camunia). Anche altri medici veterinari hanno fissato i loro ricordi attraverso la narrativa come nel caso di Silvio Marengo con la sua opera d’esordio apparsa nel 1995, un romanzo breve, La Squadra tonda (1995 L’ Autore Libri) a cui hanno fatto seguito altri romanzi, un libro di favole in collaborazione con Daniela Boglione e Franco Luigi Carena (Sotto l’albero di sambuco, 2007 LITHO 2000) e racconti, come la sua ultima fatica Dove osano le rondini storie di uccelli e vita veterinaria vissuta (2022 Araba Fenice); di Mario Cervia (Mario, il veterinario della vecchia Milano (1999 Baldini e Castaldi) e Oscar Grazioli (Quello che gli animali non dicono 1998 Armenia Editore; Favole vere di animali speciali, 2003 Paco Editore; Cani di sangue blu, 2010 Edizioni l’Età dell’Acquario) e ancora Domenico Tassone (I miei 50 anni di veterinaria, 2001 Zetagrafica editrice). In anni più recenti l’intraprendenza narrativa dei medici veterinari ha ricevuto nuovo impulso sia all’estero, con lo spagnolo Gonzalo Giner autore de Il guaritore di cavalli, poderoso romanzo storico il cui protagonista apprende l’arte veterinaria da un maestro arabo fino a diventare un provetto albéitar (2022 SEM), sia in Italia dove si sono susseguite le pubblicazioni di libri come Storie e Geografie di un veterinario di campagna (Raffaele Mastrocola, 2013 BookSprint Edizioni); Storie di un veterinario all’ombra della Presolana e ancora la Pazienza del picchio (Gianluca Romelli, 2019 e 2021 Edizioni Silele); Cavalli otto, uomini quaranta (Giovanni Sali, 2019 Edizioni Lir); e quelli di Diego Manca Storie con la coda. Il veterinario racconta (2014 Ultra), Storie da leccarsi i baffi. I gatti raccontati dal veterinario (2017 Ultra), Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza (Ultra 2020) e anche libri destinati ai bambini Il camaleonte Argonte (2010 Armando Editore). Non mancano i Colleghi che si distinguono nella poesia come Riccardo Tontaro, Poesiandovai (2013 Il mio libro selfpublishing) a cui hanno fatto seguito numerosi altri volumi ed in ultimo il romanzo Silenzio imperfetto (2023 Funambolo), chi, come Micheletino Matarazzo (https://illusioniblog.wordpress.com/author/micheletinomatarazzo/ ) affida le proprie parole e riflessioni alla rete. Vale la pena ricordare in questa sede che Valentino Chiodi temuto anatomico bolognese , oltre alla passione per la storia della medicina veterinaria, si dilettava anche di poesia. Suo il volume postumo Poesie (1972 Fiorini). Non fu l’unico docente bolognese ad interessarsi di poesia. Anche il patologo Luigi Montroni coltivò tale passione in particolare per la poesia dialettale romagnola che firmava con lo pseudonimo di Gigion (Luigi) ‘d (figlio di) Vérléch. Non mancano anche i libri dal forte impegno sociale: Veterinaria e Mafie a cura di Eva Rigonat, 2019 (liberamente scaricabile http://www.illuminiamolasalute.it/veterinariaemafie/) e quello di Enrico Ferrero scaturito dalla recente pandemia (2020: non è andato tutto bene, 2020 Amazon.it). A questi si aggiungono i recentissimi Storie bizzarre di un dottore in vacche (Piervittorio Stefanone, 2023, Editrice Tipografia Baima – Ronchetti) e Il giuramento di Aristotele (Marco Smaldone, 2023 Adda Editore). Inoltre, non mancano i Colleghi che si sono dedicati alla narrativa prendendo spunto dalla storia come nel caso di Antonio Cicilloni che ha dato alle stampe un interessante volume dedicato alla storia del 6° Regio Deposito Allevamento Cavalli che aveva sede in Sardegna, a Foresta Burgos, e arricchito con numerose immagini d’epoca (Foresta Burgos Terra di cavalli e soldati, 2020, Carlo Delfino Editore). Altrettanto interessante il volume scritto da Franco Guizzardi, La zootecnia bovina mantovana dall’unità d’Italia alla Grande Guerra ( 2020, Quaderni della Società Storica Viadanese). In oltre duecento pagine l’autore analizza lo sviluppo della zootecnia da latte, ma non solo, in uno dei distretti produttivi più importanti in Italia. L’autore, con grande competenza e passione, affronta e documenta con puntualità i diversi momenti tecnico-economici e sociali che hanno favorito il progressivo sviluppo ed affermarsi di questa attività. Ancor più evidente la continua produzione letteraria di Milo Julini che, in oltre un trentennio, sviluppando un genere noir-storico locale ha pubblicato una quarantina di volumi affrontando storie di vita e malavita del Piemonte risorgimentale e non solo. Il suo primo titolo, Poliziotti e propalatori nel Piemonte sabaudo:, il caso Cibolla 1860-1861 (Stampatre), apparve nell’ormai lontano 1988; ultimo in ordine di tempo, in collaborazione con Ezio Marinoni, Torino bianca e noir (2023, Graphot). L’interesse storico è al centro anche della produzione letteraria di Antonio Pugliese la cui ultima fatica si intitola “Patocenosi” dalle malattie contagiose dell’antichità, alle pesti, epidemie, pandemie ed epizoozie (2021 Aracne), mentre diverso il tema affrontato da Carlo Girardi che, attingendo alle memorie famigliari del padre partigiano, ha scritto I ragazzi di “Presa Canamia” (2020 Impremix Edizioni Visual Grafika) affrontando il tema della Resistenza nella bassa Val di Susa. Al genere storico si è invece dedicato Andrea Dematteis, il suo romanzo d’esordio Il Cavaliere di Hèdonville, ambientato nel periodo in cui Napoleone giunge in Piemonte ad inizio 800, è apparso nel 2022 (Fusta Editore) e ha avuto un seguito l’anno successivo con Il segreto della Vecchia Guardia (Fusta Editore) in cui il protagonista, al seguito dell’Imperatore, vive in prima persona gli accadimenti del 1815. Una vera e propria saga. Nel 2024, sempre per i tipi di Fusta Editore, il terzo romanzo di Andrea Dematteis, La Valle tradita in cui i protagonisti si ritrovano nel mezzo della guerra di secessione che, nel 1744 tra le montagne del Delfinato, vede le truppe piemontesi di Carlo Emanuele III contrapposte a quelle francesi di Luigi XV. Anche Lucio Sandon, collega napoletano d’adozione, si contraddistingue per una prolifica vena romanziera. Dopo alcuni racconti aventi cani e gatti come protagonisti (Animal garden 2013, La Caravella Editrice, Felix Vesuvio 2014, Kairòs e Il libro del bestiario veterinario, 2015 Alpha Libri) il suo romanzo d’esordio il trentottesimo elefante Edizioni Creativa, risale al 2015. A cui ha fatto seguito La macchina anatomica, (2018, Graus Edizioni), Cuore di Ragno (2019, Graus Edizioni), Il Teorema della spada (2021, Bertoni Editore) e più recentemente una guida turistica Molise insolito e segreto (2021, Jonglez) che ben si accompagna con l’ultima fatica letteraria, Il mondo ai piedi del Vulcano (2023, Progetto Cultura), in un viaggio culturale ed enogastronomico alle pendici del Vesuvio.

In questa rassegna si inserisce a pieno titolo anche Ario Gnudi la cui poliedrica produzione letteraria, ad oggi, consta di dodici volumi che, prendendo spunto dai propri ricordi affrontano temi diversi che vanno dal cinema (50 +1. Un infiltrato tra cinquanta capolavori del cinema, 2017 Persiani) alla musica (Non solo note. La musica degli anni ’60, 2020 Persiani) alla saggistica su temi di attualità (Corsie ad ostacoli. Stralci di sanità bolognese, 2015 Persiani; Il Paese dei campanelli. Le magagne di una nazione alla luce di una pandemia, 2021 Persiani) non disgiunta da una continua produzione narrativa a partire dall’opera prima, Anelli di fumo, (2008 Edizioni Pendragon) fino all’ultima fatica letteraria Un’estate fa (2023 Persiani).

Infine ricordiamo Giuseppe (Pepe) Baricco, collega prematuramente scomparso nel 2024, che alla pratica professionale aveva affiancato la passione per la musica e la scrittura; appassionato chitarrista e cantautore, della sua musica rimane traccia nel web Pepe – Sic transit gloria mundi | Jamendo Music – Download di musica libera, aveva anche pubblicato alcuni libri. Libri che non ha mai posto in vendita, ma ha sempre e solo fatto circolare tra gli amici ed i conoscenti più stretti. Scritti per la passione di scrivere e condividere con i suoi cari pensieri e riflessioni. Da una delle sue ultime fatiche letterarie, pubblicata nel 2022, si legge «Questo libro non è destinato alla pubblica circolazione e viene distribuito gratuitamente dall’Autore solo a persone da lui conosciute: i suoi contenuti hanno pertanto lo stesso valore di una chiacchiera scherzosa tra amici in un luogo privato. […] Se alla fine il lettore ritenesse di attribuire al volume un valore venale, potrà effettuare una donazione ad un Ente benefico di sua scelta». Ed ancora «Questo libro è dedicato ai miei amici della filiera delle produzioni animali, con i quali ho avuto il privilegio di lavorare fianco a fianco per quasi cinquant’anni. Siamo stati messi dalla parte dei cattivi senza che ne avessimo alcuna responsabilità, salvo quella di aver sempre lavorato con dignità, passione ed onore alzandoci presto alla mattina». Al libro aveva dato il titolo di 2035 La supremazia vegana, non solo un racconto fantastico basato su evidenze scientifiche, ma una lucida e puntuale analisi di come un certo pensiero stia inesorabilmente modificando la percezione del rapporto tra società, produzione e consumo di alimenti di origine animale. Nel luglio 2022 aveva dato alle stampe anche un libro di favole, I sentieri di Rehann, realizzato per i suoi nipoti, ma dedicato a tutti i bambini. In precedenza, nell’ottobre 2020, aveva scritto un libro di memorie Storie di macchine e di persone, con il quale tramandare in primis a figli e nipoti la memoria della famiglia.

Questa breve rassegna, inevitabilmente incompleta, accomuna i Colleghi, il cui tratto narrativo spesso richiama alla memoria i momenti della vita studentesca e delle “imprese” nel sostenere gli esami universitari, nel confrontarsi con docenti in grado di mettere a dura prova non solo le conoscenze teoriche, ma anche l’autocontrollo del mal capitato di turno e nel narrare gli episodi più o meno curiosi della professione in situazioni nelle quali può non essere difficile immedesimarsi e riconoscersi, a questi Autori va il merito di dare lustro e contribuire a conservare la memoria dell’arte di una professione , quella del medico veterinario, sovente troppo poco considerata e conosciuta.

68th International Military Veterinary Symposium

Si è svolto a Garmisch, Germania, dall’8 al 12 maggio 2023, il 68° Simposio Internazionale di Veterinaria Militare. Al Simposio hanno partecipato oltre centoventi militari dei Servizi Veterinari di venti Nazioni.

Tema dell’evento di questa edizione è stato: “Garantire la prontezza attraverso la Sanità Pubblica Veterinaria” (“Enabling Readiness through Veterinary Public Health”).

A partire dal 38° Simposio Internazionale, nel 1989, quale parte integrante del Convegno, è stata inserita una “lezione annuale” (“annual lecture”) dedicata al Brigadier Generale Russell McNellis, 18° Capo del Corpo Veterinario Americano. Al Brigadier Generale McNellis va il merito di aver strenuamente difeso il Corpo Veterinario Militare Americano dopo che era stata programmata la sua chiusura nel 1956. Grazie alla sua tenacia, associata a quella del Brigadier Generale (Ret) James A. McCallam (9° Capo del Corpo Veterinario Americano), la proposta di soppressione del Corpo venne ritirata.

Il Presidente della nostra Associazione, il Colonnello veterinario Mario Piero Marchisio, recentemente ritiratosi a vita privata, in considerazione dei suoi importanti trascorsi in ambito internazionale, è stato selezionato dall’Ufficio del Capo del Corpo Veterinario Statunitense quale “BG Russell McNellis Memorial Lecturer”.  Questa prestigiosa opportunità, generalmente riservata agli ex Capi dei Corpi Veterinari o a Colonnelli Veterinari Americani che si sono particolarmente distinti nel corso del loro servizio attivo, era stata concessa in passato anche a quattro ex Capi dei Corpi Veterinari di Belgio, Norvegia, Polonia e Regno Unito.

Il Colonnello Marchisio, in considerazione del tema del Simposio, ha tenuto una relazione di cinquanta minuti dal titolo “Sanità Pubblica Veterinaria: una panoramica storica” (“Veterinary Public Health: A Historical Overview”). Nella sua relazione ha sottolineato la continuità storica dell’approccio di Rudolf L.K. Virchow (“tra medicina veterinaria e medicina umana non ci sono linee di separazione e non ne dovrebbero esistere. Il soggetto è differente ma l’esperienza che ne deriva costituisce le basi di tutta la medicina”) attraverso l’analisi di quindici profili biografici di noti scienziati che sentirono la necessità di confermare l’importanza del concetto “una medicina per una salute”, indirizzato agli esseri umani, agli animali ed agli ecosistemi.

Al termine della sua relazione il Colonnello Marchisio ha ricevuto un riconoscimento, per il lavoro svolto in ambito internazionale nel corso della sua carriera professionale, dal Colonnello Deborah L. Whitmer, 28° Capo del Corpo Veterinario Americano e primo Capo del Corpo donna.  

Il Colonnello Mario Piero Marchisio durante la sua relazione
Momento della consegna del riconoscimento al Colonnello Mario Piero Marchisio da parte del Colonnello Deborah L. Whitmer, 28° Capo del Corpo Veterinario Americano.
A sinistra nella foto il Colonnello Kenneth D. Spicer, Comandante del “Public Health Command Europe”, Ente organizzatore del Simposio.
Il riconoscimento attribuito al Colonnello Marchisio
Il Colonnello Mario Piero Marchisio, Presidente A.I.S.Me.Ve.M., dona gli Atti del Convegno Internazionale sui Servizi Veterinari nella I GM al Colonnello Deborah L. Whitmer, 28° Capo del Corpo Veterinario Americano.
BG Russell McNellis

Assegnato il premio “Prof.ssa ALBA VEGGETTI”,

Il dott. Federico Zanasi si è aggiudicato la prima edizione del premio intitolato alla memoria della “Prof.ssa ALBA VEGGETTI”, figura tra le più autorevoli della Veterinaria italiana degli ultimi anni, già prima Presidentessa della Sezione di Storia della Medicina Veterinaria del Centro Italiano di Storia Sanitaria e Ospitaliera che ha sapientemente saputo gettare le basi per un progetto a lungo termine, finalizzato alla valorizzazione della Storia della professione medico veterinaria. Il vincitore ha concorso con la tesi dal titolo Valentino Chiodi: accademico, scienziato, intellettuale.

Il premio è stato consegnato dalla nostra Vicepresidentessa, prof. Annamaria Grandis, in occasione del 76° Congresso Federale SISVet alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione Italiana Morfologi Veterinari.

A questa prima edizione del premio sono state presentate complessivamente quattro tesi e, considerato che è la prima volta che la nostra Associazione si confronta con un’iniziativa di questo genere, possiamo essere tutti pienamente soddisfatti.

Il dott. Federico Zanasi e la prof.ssa Annamaria Grandis

A.I.S.Me.Ve.M. al 76° Congresso SISVet

Nei giorni 21-23 giugno 2023 si è svolto a Bari il 76° Congresso nazionale della Federazione delle Società Italiane di Scienze Veterinarie (SISVet). Alla prof.ssa Annamaria Grandis, nostra vicepresidentessa, vanno le nostre più vive congratulazioni. Ha infatti ricevuto il premio per il poster presentato come A.I.S.Me.Ve.M., ma da lei redatto, dal titolo Historia Magistra Vitae. Il significato di un corso di Storia della Medicina veterinaria in un piano di studi universitario. Al congresso ha preso parte anche la dott.ssa Rosiana Schiuma, nostra socia, con una relazione al Simposio federale dal titolo: From paper to digital: a historical excursus of the cataloguing of veterinary collections.

La prof.ssa Annamaria Grandis con il poster A.I.S.Me.Ve.M.
La dott.ssa Rosiana Schiuma durante la presentazione
La prof. ssa Annamaria Grandis (a dx), il dott. Federico Zanasi, la prof.ssa Adriana Ianieri, presidentessa SISVet (al centro), la dott.ssa Rosiana Schiuma ed il prof. Francesco Staffieri, (a sx).

In ricordo di Tullio Scotti

Annunciamo con profonda tristezza la scomparsa del nostro Socio, Presidente dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Veterinari – ENPAV, Tullio Paolo Scotti. Il Collega si è spento domenica mattina, a Roma, per un malore improvviso. Il Dottor Scotti è stato una figura chiave dell’amministrazione dell’Ente previdenziale ed assistenziale dei Veterinari nell’ultimo quarto di secolo. Nato nel 1956, iscritto all’Ordine dei Veterinari di Roma dal 1982, ha rappresentato un importante punto di riferimento negli anni Ottanta per la configurazione organizzativa della libera professione, inizialmente all’interno del Sindacato dei Veterinari Liberi Professionisti fondato quattro anni prima da Mario Schianchi  (1920-1998) e successivamente con la presidenza dell’Ordine di Roma dal 1994 al 2006. Di notevole rilievo il suo contributo in ENPAV dove Tullio Scotti ha lasciato un segno indelebile negli assetti previdenziali veterinari successivi alla modifica ordinamentale del 1996, quando l’Ente assunse la natura di Ente privatizzato con finalità pubbliche. La sua notevole esperienza e il grande entusiasmo professionale rivolto prioritariamente alla crescita dei giovani Colleghi lo portarono ad assumere la presidenza dell’ENPAV nell’aprile del 2022.  Il Dottor Scotti è sempre stato un appassionato cultore della Storia della Medicina Veterinaria e nei suoi importanti ruoli di Vice Presidente e di Presidente ENPAV ha entusiasticamente sostenuto le iniziative intraprese dalla nostra Associazione. Una figura visionaria, appassionata della sua Professione e delle radici storiche della stessa, che lascerà un ricordo indelebile nei nostri cuori.

https://storiamedicinaveterinaria.com/wp-content/uploads/2023/06/scotti-tullio.pdf

Un corso di Storia della Medicina veterinaria

Ha preso il via, oggi, presso il Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie dell’Università di Bologna, il corso opzionale: La Medicina Veterinaria nella Storia e nell’Arte. Il Dipartimento bolognese, sul solco della tradizione che a suo tempo aveva visto la Facoltà prima, ed unica, sede in Italia ad avere una libera docenza in Storia della Medicina veterinaria con il prof. Giovanni De Sommain, ha accolto le istanze dei soci bolognesi – professori Annamaria Grandis, Arcangelo Gentile, Cinzia Benazzi e Alessandro Spadari – attivando un corso interamente dedicato alla Storia della nostra professione. A.I.S.Me.Ve.M. con grande entusiasmo ha aderito all’iniziativa mettendo a disposizione le proprie competenze.

Confidando che anche altri Dipartimenti vogliano seguire questo esempio formuliamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e successo. Ad maiora!!

il programma: https://www.unibo.it/it/didattica/insegnamenti/insegnamento/2022/472399

6 giugno 2023 – Un momento della lezione sulla Storia della Mascalcia con il prof. Ivo Zoccarato
8 giugno 2023 – Il prof. Arcangelo Gentile spiega il significato dello stemma della vecchia Facoltà “Veneranda Pales”

Veterinaria e Antropocene

Si segnala l’evento ECM “La Veterinaria nell’era dell’Antropocene”.  L’incontro, che scaturisce da un’idea del prof. Giovanni Sali,  si svolgerà in presenza il 19 maggio prossimo presso la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia. L’evento è gratuito, ma è obbligatoria l’iscrizione che può essere effettuata solo attraverso il sito internet www.fondiz.it  previa registrazione allo stesso (area riservata), e sarà possibile fino al giorno di raggiungimento del numero massimo di posti disponibili (100).

Coloro i quali si iscriveranno non rientrando in una delle categorie accreditate potranno comunque partecipare ed avranno diritto ad una dichiarazione di partecipazione (senza crediti ECM).

Nella registrazione al sito internet alle domande:

Professione: dovranno indicare Altro – Studente – Specializzando – Dottorando – Assegnista di ricerca; Ente: Mancante; Note: inserire qualsiasi indicazione utile.

Eventuali domande pervenute alla segreteria della Fondazione tramite canali diversi (ad esempio mail o posta ordinaria) non verranno prese in considerazione. 

Alcuni soci A.I.S.Me.Ve.M. partecipanti all’incontro